Piano di azione per la Coesione
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PAC – Piano di Azione per la Coesione
I servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti, rientrano nel programma nazionale che si colloca nell’ambito del piano d’Azione e Coesione, il c. d. PAC, di competenza del ministro per la Coesione Territoriale, avviato d’intesa con la commissione europea, per accelerare l’attuazione di programmi finalizzati a favorire la coesione tra le regioni dell’Unione Europea riducendo le disparità esistenti. Il programma nazionale ha durata triennale dal 2013 al 2015, prorogata al 2017.
La sua attuazione é stata affidata al Ministero dell’Interno, individuato quale autorità di gestione responsabile. Le risorse stanziate sono state destinate alle 4 regioni ricomprese nell’obiettivo europeo “Convergenza”; nello specifico: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.
La strategia del programma é quella di mettere in campo un intervento aggiuntivo rispetto alle risorse già disponibili. Di conseguenza, i beneficiari naturali sono i comuni, perché soggetti responsabili dell’erogazione dei servizi di cura sul territorio. L’obiettivo posto é quello di potenziare nei territori ricompresi nelle su indicate regioni, l’offerta dei servizi all’infanzia (0-3 anni) e agli anziani non autosufficienti (over 65), riducendo l’attuale divario dell’offerta dei servizi rispetto al resto del paese.
Il PAC impegna le amministrazioni centrali e locali a rilanciare i programmi in ritardo, garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcune priorità definite, tenendo conto degli esiti del confronto con il partenariato istituzionale ed economico-sociale degli ambiti territoriali di riferimento.
Il meccanismo di funzionamento è del tutto assimilabile a quello dei Piani di zona: il PAC riconosce esclusivamente il sistema associato dei Comuni e le unità territoriali coincidenti con i distretti socio-sanitari, chiamati a programmare il Piano di interventi nei tempi previsti, nel rispetto delle prescrizioni regionali in materia di programmazione sociale e socio-sanitaria.
Per accedere ai fondi, ciascun Ambito Territoriale, in Sicilia i Distretti socio-sanitari, deve presentare uno specifico piano per ogni area di intervento, cioè Servizi di cura all’Infanzia e Servizi di cura agli Anziani.
PIANO DI AZIONE E COESIONE - PRIMO RIPARTO
La dotazione finanziaria del programma è di 730 milioni di euro, di cui 400 per i servizi di cura all’infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti, ripartiti secondo piani regionali di intervento. Inoltre, le risorse del Piano di azione e coesione vanno ad integrare, già a partire dal 2013, le risorse del Fondo Nazionale Politiche Sociali e del Fondo Nazionale per la non autosufficienza.
Per accedere ai fondi ciascun Ambito Territoriale, in Sicilia i Distretti socio-sanitari, deve presentare uno specifico piano per ogni area di intervento (Servizi di cura all’Infanzia e Servizi di cura agli Anziani).
PIANO DI AZIONE E COESIONE - SECONDO RIPARTO
Il Programma Nazionale “Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti” fa parte del Piano di Azione e Coesione. Questo programma ha la finalità di potenziare l’offerta dei servizi alla prima infanzia (0-3 anni) e dei servizi agli anziani non autosufficienti ultra sessantacinquenni, realizzando progetti di sviluppo nelle quattro Regioni dell’obiettivo convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).
Il secondo riparto, a cura dell’autorità di gestione, istituita presso il ministero dell’interno, ammonta a 393 milioni di euro:
- 238 milioni assegnati ai servizi per l’infanzia.
- 155 milioni assegnati ai servizi per gli anziani non autosufficienti.
Le risorse sono già state ripartite su base regionale , con decreto del 28/11/2014. Con successivi decreti del 26/01/2015 sono state del pari approvate le Linee Guida che definiscono le modalità di redazione dei piani d’intervento e di presentazione degli stessi.
Con questa modalità vengono messe a disposizione degli Ambiti beneficiari del Programma Nazionale risorse che si aggiungono a quelle già esistenti presso i comuni che fanno parte degli Ambiti. I Comuni, responsabili dell’erogazione di questi servizi sul territorio, potranno ottenere le risorse del Programma nazionale solo dopo aver soddisfatto i requisiti organizzativi e progettuali definiti nelle Linee Guida e nei Formulari. Il ruolo del monitoraggio sarà svolto dalle regioni, con il supporto dei “Program Manager” che operano presso gli uffici territoriali di Governo/Prefetture della regione.
La presente sintesi è stata redatta a cura delle Dott.sse A.M. Cappellani ed E. Maurano
Di seguito i piani presentati dal Distretto Socio-Sanitario n. 46