REGOLAMENTO
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO D 46 |
Noto –Avola – Pachino – Portopalo di C. P.-Rosolini - ASP |
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE PER IL DISTRETTO SOCIO – SANITARIO N. 46 NOTO |
Approvato da Comitato dei Sindaci con verbale della seduta del 19.05.2005
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE PER IL
DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N. 46 DI NOTO
In attuazione a quanto previsto dalla Legge 19.6.1999 n. 229 e dalla Legge quadro 08 novembre 2000 n. 328, aventi per oggetto la programmazione sanitaria e la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, pubblicate, rispettivamente, sulla G.U.R.I. n. 165 del 16 luglio 1999 - Supplemento Ordinario n. 132 e sulla G.U.R.I. n. 265 del 13.11.2000 ed in conformità a quanto stabilito dalle linee di programmazione regionale, Piano Sanitario Regionale del 11.05.2000 pubblicato sulla G.U.R.S. del 02.06.2000 n. 26 e Decreto Presidenziale 04.11.02, pubblicato sulla G.U.R.S. n. 53 del 22 novembre 2002, tenendo conto delle direttive contenute nel D.lgs n. 502 del 1992, art. 3 quater, comma 4, nel D.P.R.S. 11 maggio 2000, punto 2.2 e nella circolare n. 1049 del 22 giugno 2001, dell’Assessorato Regionale della Sanità, i Comuni di Avola, Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini, avendo formalizzato, in data 15.04.2003, la costituzione del Comitato dei Sindaci e nominato il Presidente del Comitato dei Sindaci del distretto Socio sanitario n. 46 nella persona del Signor Albino Di Giovanni (Sindaco del Comune di Avola), propongono ed approvano il seguente regolamento:
- Articolo 1: Finalità
- Articolo 2: Sede
- Articolo 3: Composizione del Comitato dei Sindaci
- Articolo 4: Funzioni del Comitato dei sindaci
- Articolo 5: Conferenze di Servizio Distrettuali
- Articolo 6: Presidenza
- Articolo 7: Convocazione
- Articolo 8: Validità delle riunioni e delle votazioni
- Articolo 9: Decadenza, incompatibilità
- Articolo 10: Gruppo Piano - Competenze e autonomia
- Articolo 11: Gruppo Piano - Composizione
- Articolo 12: Gruppo Piano - Coordinatore
- Articolo 13: Gruppi Ristretti
- Articolo 14: Riunioni e validità delle sedute del Gruppo Piano
- Articolo 15: Rapporti
- Articolo 16: Revoche, sostituzioni, dimissioni ed incompatibilità
- Articolo 17: Nucleo Comunale 328
- Articolo 18: Responsabili comunali "gestione" progetti
- Articolo 19: Ufficio Piano Distrettuale
- Articolo 20: Rapporti con il Gruppo Piano
- Articolo 21: Decentramento gestione risorse
- Articolo 22: Carichi lavoro dei dipendenti comunali coinvolti nell'organizzazione
- Articolo 23: Coinvolgimento del Terzo settore ed Enti terzi
- Articolo 24: Accesso agli atti
- Articolo 25: Modifiche al Regolamento
- Articolo 26: Norma finale
Il presente Regolamento disciplina le attribuzioni e le modalità di funzionamento del Comitato dei Sindaci e del Gruppo di Piano nel distretto socio-sanitario n. 46:
- per la gestione della fase di avviamento del P.S.S.R.;
- per la definizione del Piano di Zona;
- per la definizione della programmazione Socio-Sanitaria;
- per l’attuazione e la gestione del Piano di Zona;
Il Comitato dei Sindaci e il Gruppo Piano hanno sede legale e operativa presso il Comune di Noto. Le riunioni si tengono, di norma, presso gli idonei locali messi a disposizione da detto Comune.
Composizione del Comitato dei Sindaci
Il Comitato dei Sindaci è costituito da tutti i Sindaci o loro delegati, dei Comuni ricadenti nel distretto socio-sanitario n. 46, come determinato dal Decreto Presidenziale 4 novembre 2002 “Linee guida per l’attuazione del piano socio-sanitario della Regione Siciliana” e dal Direttore Generale dell’ASL n. 8 o suo delegato.
Funzioni del Comitato dei Sindaci
Il Comitato dei Sindaci esercita tutte le necessarie funzioni finalizzate alla Programmazione Socio-Sanitaria ed alla verifica dei suoi risultati ed attiva tutte le opportune azioni tese alla definizione ed attuazione del Piano di Zona, nell’ambito delle attribuzioni demandate agli Enti Locali in materia di organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, a norma dell’art. 6 della legge quadro 328/2000.
Il Comitato dei Sindaci, al fine della predisposizione del Piano di Zona, si attiene alle indicazioni di cui all’art. 19 della legge n. 328/2000, alle linee di Programmazione Regionale, all’Indice Ragionato per la stesura del Piano di Zona, al Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001/2003, nonché a quant’altro stabilito e previsto in materia di politiche sociali dalla normativa vigente.
Il Comitato dei Sindaci, nell’ambito delle risorse disponibili, indirizza, promuove ed approva il Piano di Zona avvalendosi della collaborazione e delle prestazioni del “gruppo piano” appositamente costituito, secondo le indicazioni regionali, quale strumento operativo e gestionale della programmazione locale, composto secondo i criteri di cui all’art.11 e con i compiti di cui all’art.10.
Il Comitato dei Sindaci, anche mediante la collaborazione con il gruppo di piano, predispone e promuove la concertazione con le organizzazioni del privato sociale, gli enti terzi e la cittadinanza attiva.
Il Comitato dei Sindaci è un organismo permanente, che non si esaurisce con la presentazione del piano di zona, opera nell’ambito della programmazione sanitaria in attuazione della Legge 229/99 e del piano socio-sanitario regionale.
Conferenze di servizio distrettuali
Il Comitato dei Sindaci del Distretto socio-sanitario n. 46 programma periodiche “Conferenze di Servizio Distrettuali”, della cui indizione si fa carico il Comune Capofila, con la finalità di informare la cittadinanza del distretto rispetto agli indirizzi e alle iniziative per favorire la massima partecipazione di tutti gli attori sociali nelle varie fasi per l’attuazione della legge quadro 328/2000.
Il Comitato dei Sindaci è presieduto da un Sindaco del distretto o da un suo delegato.
Il Presidente ha la rappresentanza del Comitato nei rapporti con tutti i soggetti e gli Enti esterni.
Il Presidente dura in carica tre anni.
Il Presidente convoca il Comitato, almeno due volte l’anno, definisce l’ordine del giorno delle riunioni, ne disciplina e coordina i lavori, cura l’esecuzione delle decisioni e delle determinazioni assunte, attraverso anche il gruppo piano.
Il Presidente con propria determinazione nomina i componenti del gruppo piano secondo le modalità di cui all’art.11.
Il Presidente in accordo con il Comitato dei Sindaci e ad integrazione della fase gestionale ed operativa può avvalersi della collaborazione di un ufficio di Presidenza.
In caso di assenza ovvero di impedimento svolge le funzioni proprie del presidente il Sindaco del Comune Capofila qualora questi non rivesta già la carica di presidente. In tal caso il vicepresidente è individuato con apposita votazione.
Il presidente in caso di cessazione dalla carica ovvero di decadenza non potrà continuare a svolgere la propria funzione e il Comitato dei Sindaci provvederà alla elezione di un nuovo presidente.
Il Comitato è, di norma convocato su iniziativa del Presidente. Esso può essere convocato anche su richiesta motivata di uno o più componenti, nonché su proposta del coordinatore del gruppo di piano. Il Comitato, comunque, deve essere in ogni caso convocato qualora ne facciano richiesta motivata 1/3 dei componenti, entro 3 giorni da tale richiesta.
L’avviso di convocazione delle riunioni del Comitato dei Sindaci deve contenere l’ordine del giorno analitico degli argomenti in discussione e deve essere comunicato ai componenti almeno cinque giorni prima della seduta.
Nei casi d’urgenza, la riunione del Comitato può essere convocata anche con avviso da comunicare almeno 24 ore prima della seduta con fonogramma, telefax, posta elettronica o qualunque altro mezzo idoneo ad attestarne il contenuto.
Validità delle riunioni e delle votazioni
Le riunioni del comitato sono valide se presenti, in prima convocazione, la metà più uno dei componenti e, in seconda convocazione, a distanza di un’ora dalla prima, da almeno 1/3 degli aventi diritto, purché sia presente il presidente o il vicepresidente.
Le determinazioni sono assunte a maggioranza semplice e, di norma, con voto palese. Il rappresentante dell’AUSL non ha diritto di voto. In caso di parità, prevale il voto espresso dal Presidente. La verbalizzazione delle riunioni è curata da un componente dell’ufficio piano.
I componenti del Comitato dei Sindaci decadono dalla carica qualora il Sindaco del Comune cessi di svolgere le proprie funzioni o venga loro revocata la delega; in quest’ultimo caso è data facoltà al Comune di appartenenza del componente decaduto di nominare un nuovo rappresentante.
Gruppo Piano - Competenze e autonomia
Il Gruppo Piano è la struttura tecnica di riferimento per i comuni che compongono il distretto socio-sanitario, preposta all’attuazione di tutti i provvedimenti propedeutici alla redazione del PdZ, nonché della gestione dello stesso.
In particolare il G.P. è un organo collegiale che ha il compito di:
- predisporre il Rapporto di analisi e di valutazione dei bisogni locali (Domanda), del livello dei servizi socio-sanitari e delle risorse professionali presenti a livello distrettuale (Offerta);
- definire gli obiettivi e le priorità del Piano di Zona a livello distrettuale;
- provvedere alla gestione e coordinamento del tavolo di coordinamento distrettuale;
- predisporre il Bilancio di distretto, sulla base dei singoli piani finanziari comunali redatti dai Comuni appartenenti al Distretto socio-sanitario integrati con il piano finanziario della AUSL;
- redigere il Piano di Zona;
- rimodulare le attività previste dal Piano di Zona, con l’eventuale acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per l’espletamento dei propri compiti;
- predisporre gli atti per l’organizzazione dei servizi e per l’eventuale affidamento di essi ai soggetti previsti dal comma 5 dell’art.1 legge 8 novembre 2000, n. 328;
- predisporre l’articolato dei protocolli d’intesa e degli altri atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali e con gli altri attori sociali coinvolti nella realizzazione del PdZ;
- organizzare la raccolta delle informazioni e dei dati al fine della realizzazione del sistema di monitoraggio e valutazione;
- promuovere iniziative per il reperimento di altre risorse a valere su fonti di finanziamento comunitarie, nazionali e regionali per lo sviluppo delle politiche di inclusione sociale ed il consolidamento della rete integrata degli interventi e dei servizi sociali;
- formulare indicazioni e suggerimenti diretti al coordinamento istituzionale in tema di iniziative di formazione e aggiornamento degli operatori;
- predisporre una relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano di Zona con l’indicazione del livello di attuazione e del grado di soddisfazione dell’utenza, nonché con la specifica di utilizzo delle somme ricevute dal Comune Capofila quale destinatario del fondo complessivo assegnato all’ambito territoriale.
Il G.P. ha l’autonomia funzionale ed organizzativa necessaria allo svolgimento delle attività previste dal presente regolamento, nel rispetto della normativa vigente e degli indirizzi/obiettivi programmatici stabiliti dal Comitato dei Sindaci.
Art.11
Gruppo Piano - Composizione
Il Gruppo di Piano del Distretto n. 46 – Noto è composto dal Coordinatore individuato nel dirigente del settore Servizi sociali del Comune capofila e da:
- n. 3 funzionari del Comune Capofila;
- n.2 funzionari per ognuno degli altri 4 Comuni facenti parte del distretto socio-sanitario;
- n.2 rappresentanti dell’AUSL n. 8 di Siracusa;
- n.1 rappresentante degli Istituti scolastici di 1° grado;
- n.1 rappresentante degli Istituti scolastici di 2° grado;
- n.1 rappresentante dell’Università;
- n.2 rappresentanti del Ministero di Grazia e Giustizia di cui 1 dell’USSM e 1 del CSSA;
- n.5 rappresentanti delle articolazioni territoriali del terzo settore in modo che siano complessivamente rappresentati i settori dell’associazionismo, del volontariato e delle cooperative sociali;
- n.1 rappresentante della Provincia regionale di Siracusa;
- n.1 rappresentante delle IPAB e delle Istituzioni socio-assistenziali insieme;
- n.1 rappresentante della cabina di regia nominato dall’assessore regionale agli Enti Locali.
La segnalazione da parte dei vari Enti relativamente ai propri rappresentanti nel gruppo piano verrà formalizzata mediante determinazione del Presidente del Comitato dei Sindaci.
Il Gruppo Piano potrà essere successivamente allargato con la presenza di altre realtà istituzionali, sociali o economiche del territorio con successiva determina del Presidente del Comitato dei Sindaci.
Alle riunioni sono ammessi esclusivamente i soggetti individuati quali componenti del G.P. nella determinazione del Presidente del Comitato dei Sindaci; non sono ammessi alle sedute soggetti terzi delegati.
La delega a far parte del Comitato dei Sindaci è incompatibile con l’appartenenza al gruppo piano.
Il Coordinatore del G.P. è un organo individuale individuato nel dirigente del settore servizi sociali del Comune capofila, al quale sono assegnate, in particolare e fra l'altro, le seguenti competenze:
- svolge un ruolo propulsivo, d’indirizzo e di coordinamento per il raggiungimento di tutte le finalità del G.P. così come individuate all’art.10;
- svolge un ruolo di mediazione per dirimere eventuali divergenze in seno al G.P;
- cura i rapporti tra il G.P. ed il Comitato dei Sindaci. Curando tra l’altro la trasmissione mensile dei verbali delle sedute del G.P. nonché mettendo a conoscenza il Presidente del Comitato dei Sindaci sulle convocazioni del G.P.;
- stabilisce l’ordine del giorno, convoca, coordina, rappresenta e presiede il G.P.;
- convoca il G.P. su richiesta del Comitato dei Sindaci;
- cura tutti gli aspetti tecnici;
- è il referente per tutte le questioni di carattere amministrativo e finanziario connesse all'attività del G.P;
- è il responsabile dell’Ufficio piano distrettuale di cui all’art.19.
Il Gruppo Piano in relazione alle diverse fasi di lavoro può selezionare, al suo interno, dei gruppi ristretti a cui di volta in volta verranno assegnati specifici obiettivi e tempi precisi per il loro raggiungimento.
Tutti i componenti dei gruppi devono mantenere il segreto d’ufficio, partecipare e contribuire alla stesura del Piano attraverso una progettazione d’equipe condivisa e partecipata, contribuire alla gestione del Piano, attenersi alle decisioni della maggioranza.
Riunioni e validità delle sedute del Gruppo Piano
Il G.P. si riunisce ogni qualvolta viene convocato.
Le sedute del G.P. vengono convocate dal Coordinatore almeno cinque giorni prima della seduta, salvo i casi di comprovata urgenza o di autoconvocazione nei quali può essere convocata anche con avviso da comunicare almeno 24 ore prima della seduta con fonogramma, telefax, posta elettronica o qualunque altro mezzo idoneo ad attestarne il contenuto, e sono valide in presenza di almeno 1/3 (un terzo) dei componenti. Il G.P. può essere convocato dal Coordinatore su richiesta sottoscritta da un terzo dei suoi componenti o su richiesta del Presidente del Comitato dei Sindaci. Per ogni seduta viene redatto un apposito verbale.
Le decisioni vengono adottate a maggioranza assoluta dei componenti il G.P. presenti alla seduta.
Alle riunioni, in relazione a specifici argomenti, possono prendere parte esperti esterni, enti, associazioni appositamente convocati.
I rapporti tra il G.P. e il Comitato dei Sindaci si ispirano ai principi della trasparenza e della leale collaborazione, nel rispetto della reciproca autonomia funzionale ed organizzativa.
Il G.P. informa periodicamente, tramite il coordinatore, il Comitato della propria attività, affinché quest’ultimo possa valutare e verificare (ex ante, in itinere ed ex post) il raggiungimento degli obiettivi programmati ed il rispetto della normativa vigente. In particolare il coordinatore avrà cura di trasmettere mensilmente copia dei verbali delle sedute del G.P. e di mettere a conoscenza il Presidente del Comitato dei Sindaci sulle convocazioni del G.P.
Il G.P., previo assenso del Comitato dei Sindaci, può ricorrere all’esterno per reperire specifiche professionalità necessarie all’elaborazione del Piano di Zona.
Art. 16
Revoche, sostituzioni, dimissioni ed incompatibilità
Il Comitato dei Sindaci, su segnalazione del Coordinatore, esercita i poteri di revoca e sostituzione dei singoli componenti del G.P. nei casi di comportamenti gravi o contrastanti con gli indirizzi programmatici o con le norme del presente regolamento.
Annualmente il coordinatore farà pervenire al C.S. una dettagliata relazione sui lavori condotti e lo stato di attuazione degli stessi, segnalando le eventuali disfunzioni (es.: assenze ingiustificate protratte nel tempo da parte di componenti del G.P.) in merito alle quali il C.S. potrà prendere le conseguenti decisioni.
In ciascuno dei 5 Comuni del distretto viene costituito un nucleo di lavoro per le attività discendenti dalla L. 328/00.
Detto Nucleo sarà composto ordinariamente dai due funzionari già individuati dai Sindaci quali componenti del gruppo di Piano, e avrà in generale il compito di implementare la riforma ed il PDZ a livello locale.
Esso fungerà da supporto per l’attivazione di tutti i nuovi processi e da garante nei confronti del G.P. sulla loro corretta attuazione, assumendo una funzione di coordinamento di indirizzi, e di attivazione di procedure e di verifica (che nulla toglie ai compiti ed alle responsabilità di dirigenti, funzionari ed operatori dei Comuni o convenzionati).
In concreto questo nucleo comunale, nel rispetto delle singole competenze professionali:
- promuoverà l’attivazione dei progetti previsti nel PDZ;
- curerà la preparazione degli operatori;
- supporterà i responsabili dei progetti;
- organizzerà la raccolta delle informazioni e dei dati ai fini del monitoraggio dei progetti;
Responsabili comunali “gestione” progetti
La “gestione” dei progetti/servizi, a livello comunale, è di norma affidata ai rispettivi responsabili delle aree in cui ciascun intervento ricade, ovvero a responsabili appositamente individuati dal dirigente del Settore.
I responsabili dei servizi, ai fini della gestione del progetto, si raccordano con i funzionari comunali del nucleo legge 328 cui competono le funzioni di cui al precedente art. 17.
I responsabili della gestione dei progetti riferiscono periodicamente, ovvero ogni qualvolta viene loro richiesto, al nucleo sullo stato delle attività, sul raggiungimento o meno degli obiettivi, sulla corretta attuazione, su ogni altro aspetto utile connesso.
I responsabili della gestione dei progetti, inoltre, cureranno gli atti inerenti alla gestione amministrativo-finanziaria dei progetti eventualmente decentrati ed altr atti necessari.
A livello distrettuale viene costituito un Ufficio Piano così articolato:
- Coordinatore del Gruppo Piano;
- Coordinamento dei referenti tecnici comunali;
- Coordinamento dei referenti amministrativi comunali;
- Equipe distrettuale di supporto.
L’Ufficio piano distrettuale ha sede presso il Comune capofila.
I due coordinamenti sono costituiti rispettivamente dai rappresentanti tecnici e dai rappresentanti amministrativi dei 5 comuni nel Gruppo Piano.
Per la funzione che svolgeranno a livello locale, sono i soggetti che avranno “il polso” dell’andamento dei progetti e dell’attuazione del PDZ nel proprio Comune. Sono pertanto i più adatti a curare l’attuazione dei compiti che la riforma assegna ai Comuni del Distretto: la realizzazione omogenea dei progetti paralleli presenti nel Piano di zona e la progressiva omogeneizzazione delle procedure e dei regolamenti dei servizi sociali.
Il coordinamento dei referenti tecnici comunali non è un gruppo chiuso bensì un organismo nel quale, di volta in volta, in relazione a specifiche problematiche, possono essere inseriti (e/o coinvolti) altri componenti tecnici del Gruppo Piano (rappresentanti ASL, rappresentanti Enti Terzi).
Il coordinamento dei referenti tecnici avrà i seguenti compiti:
- individuazione delle modalità più appropriate per l’attivazione dei progetti comunali del PDZ, per il coinvolgimento e la preparazione degli operatori;
- promozione della rete istituzionale e non, prevista dai progetti;
- impostazione e lettura del monitoraggio e della verifica dei progetti.
Il coordinamento dei referenti amministrativi comunali curerà gli aspetti amministrativi generali e specificamente:
- impostazione amministrativo-finanziaria omogenea dei progetti paralleli decentrati e dei relativi report e rendiconti al comune capofila
- progressiva omogeneizzazione della regolamentazione e della gestione dei servizi.
- I componenti di ciascun coordinamento si terranno in costante rapporto e moduleranno la frequenza degli incontri in relazione alle necessità che si presenteranno.
Ai fini di facilitare le attività e dare snellezza alle procedure, ciascun coordinamento nomina un referente con compiti di raccordo con il Coordinatore del gruppo Piano, l’altro coordinamento e l’équipe distrettuale di supporto.
L’Equipe distrettuale di supporto al Distretto, al Gruppo Piano e al Comitato dei Sindaci è costituita dal Coordinatore del Gruppo Piano e da n. 3 funzionari del Comune capofila. Relativamente ad aspetti definiti e meno impegnativi in termini di tempo e presenza (quali ad es. formazione, ricerca, reperimento risorse economiche diverse, rapporti con il terzo settore) l’èquipe potrà essere arricchita da membri del Gruppo Piano disponibili a curarli.
Essa svolgerà i seguenti compiti:
- predisposizione degli atti amministrativo-finanziari per l’affidamento dei servizi (con esclusione dei potenziamenti e dei servizi esclusivi dei singoli comuni);
- coordinamento ed implementazione dei progetti distrettuali;
- promozione delle azioni di sistema (sinergie, formazione del personale, ricerca, comunicazione);
- organizzazione dei laboratori tematici distrettuali e delle conferenze di servizio;
- predisposizione degli atti di convocazione del Gruppo Piano, del Comitato dei Sindaci, delle conferenze di servizio;
- cura degli aspetti di segreteria inerenti alle attività del Gruppo Piano e del Comitato dei Sindaci;
- cura dei rapporti generali con L’ASL, con Enti terzi o con il terzo settore;
- ricerca di fonti finanziarie alternative;
- redazione della relazione annuale sullo stato di attuazione del PDZ;
- altre funzioni a carattere generale.
L’Equipe distrettuale di supporto tiene costanti rapporti con i coordinamenti e con il coordinatore.
Trimestralmente sia i coordinamenti dei referenti che l’équipe di supporto, di cui al precedente art. 19, relazioneranno al gruppo Piano circa la propria attività.
Decentramento gestione risorse
Il Comitato dei Sindaci, su proposta del Gruppo Piano, stabilisce i criteri e le modalità di affidamento a terzi dei progetti da realizzare, nonché l’eventuale decentramento amministrativo e finanziario di uno o più progetti ai singoli Comuni interessati.
In relazione a ciò, il Comune capofila affida al dirigente del Settore di riferimento del Comune interessato, la responsabilità tecnica e finanziaria del progetto nonché le relative somme. Questi avrà il compito di trasmettere al Comune capofila una relazione e il rendiconto finanziario in ordine alla realizzazione del progetto affidato, alla fine di ogni annualità.
Carichi lavoro dei dipendenti comunali coinvolti nell’organizzazione
Perché i referenti comunali possano svolgere adeguatamente la propria funzione a tutti i livelli (nel comune, nel nucleo comunale L. 328, nell’Ufficio Piano distrettuale e nel Gruppo Piano), si ritiene opportuno che i loro carichi di lavoro istituzionale vengano riconsiderati e proporzionatamente commisurati in funzione delle nuove e gravose incombenze che l’organizzazione derivante dal presente regolamento loro assegna.
Coinvolgimento del terzo settore ed enti terzi
Il Comune Capofila provvede tramite adeguati strumenti di comunicazione ad informare e coinvolgere il privato sociale, gli enti terzi e la cittadinanza attiva presenti nel territorio del distretto socio-sanitario n. 46 mediante iniziative varie per l’attuazione della Legge quadro 328/2000.
A tal fine si predisporrà un apposito fondo a valere sulle risorse assegnate.
L’accesso agli atti avviene nel rispetto della normativa vigente in materia.Ciascun Ente aderente al Piano di Zona, sottoscrittore del protocollo d’Intesa potrà, in qualsiasi momento, informarsi sullo stato di avanzamento dei lavori finalizzati alla predisposizione e definizione del Piano di Zona Sociale, presentando richiesta al Comune Capofila e/o all’ufficio di presidenza.
Eventuali modifiche al presente Regolamento sono approvate a maggioranza qualificata dei componenti del Comitato dei Sindaci.
Per quanto non previsto dalle disposizioni del presente Regolamento, si applicano le norme vigenti in materia.